Guardistallo
Il cantastorie del mattino
Io sono Il Bobbe dalle tante primavere,
voglio esser cortese, mi presento,
e per questo borgo così bello da vedere
in un racconto in rima adesso mi cimento.
Un mucchio di case come un abbraccio proteso, questo è Guardistallo che osserva il mare;
dal Maschio di Volterra è ben difeso
ma all’orizzonte continua ad anelare.
Per la strada, che è tortuosa ma non troppo,
nel Monaster di Val Serena ci si imbatte:
ghiottonerie che son come uno sciroppo
qui preparano le monache autodidatte.
Verso il borgo si riprende a camminare,
dove la Torre Civica batte tutte l’ore
ma la più bella è quella del desinare
perché riempie le vie di un buon odore.
Seguendo questi effluvi che fan venire l’acquolina fra polenta, crogiantina, zuppe e tortelloni,
ci si perde fra i palazzi di questa splendida collina in una resa gastronomica senza condizioni.
E passeggiando senza fretta su e giù per il paese, si scovano i tesori di un bel tempo che fu:
il Teatro Marchionneschi, il Castello, le due chiese, il Parco della Pace e la testa del Manzù.
E dal parco che a Elio Toaff è intitolato
lo sguardo può librarsi dalle alture alla costa,
così che resti volentieri intrappolato
in questa bellezza che non conosce sosta.
Io sono Il Bobbe, l’ho detto e lo ripeto,
e da questo borgo non migrerei giammai:
di avertene parlato mi sento più che lieto
ma ora vieni a trovarmi, non te ne pentirai.
Un colle non lontano dal mare e una distesa di ulivi
Guardistallo è stato popolato fin dalla Preistoria, il toponimo invece deriva dalle parole germaniche warda (guardia) e stall (luogo), un luogo di guardia che ben si adatta al borgo raccolto su una verde collina. Dopo il periodo longobardo, lo scioglimento dei feudi e la redistribuzione delle terre ci fu l’ascesa di una nuova classe di ricchi proprietari terrieri. È del 1870 la costruzione di Villa Elena, dimora della facoltosa famiglia dei Marchionneschi che, dopo qualche anno, fece realizzare l’omonimo teatro.
Dopo un lungo restauro il teatro è stato riaperto nel 1990 e da allora è un punto di riferimento culturale per la comunità. Posto a pochi chilometri dal mare, Guardistallo si offre a quanti ricercano la pace di un paesaggio immerso nel verde e il gusto di riscoprire sapori antichi e genuini. Anche le sagre mettono in risalto la qualità dei prodotti del territorio: in quella della Crogiantina l’olio viene gustato a crudo sul pane. Si prendono cura del territorio con il loro lavoro manuale anche le monache contemplative del Convento di Valserena: producono e vendono una serie di prodotti a base di essenze naturali. Guardistallo è infine famoso come paese dei mille presepi: realizzati con materiali tradizionali o insoliti sono esposti perfino su davanzali e balconi.
Informazioni turistiche
tel. +39 0586.651520
guardistallo@costadeglietruschi.eu