Santa Luce

Le quattro storie del tiglio

Santa Luce ha quattro storie. Quattro facce, quattro identità.

La prima è una storia antica, ed è quella della chiesa di San Bartolomeo in Pastina.
La seconda è una storia di meditazione, e sgorga dalle melodie dei mantra dell’istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia che si spandono nell’aria, fluide, pacifiche.
La terza storia è una leggenda, e inizia dalla pianta ottagonale del Castello, passa attraverso il fonte battesimale della Pieve e termina nel bosco di Monte Maggiore: questa è la storia dei Templari e del Santo Graal.
La quarta storia, l’ultima faccia di questo paese incredibile, racconta invece della vita dei cavaioli e della loro pietra di luce: l’alabastro. Nella loro storia vive anche il miracolo della Madonna di Monteforti, venerata ogni 13 maggio, che portando l’acqua permise la costruzione della chiesetta nel bosco.

Quattro storie del passato, magiche, piene di vita.

Le nuove storie, quelle di oggi, profumano invece di vino, grano, olio e lavanda. Sono delicate, come il batter d’ali nel nostro giardino delle farfalle autoctone e nell’oasi LIPU. Nascono ogni giorno tra i vicoli del borgo e nei sentieri di campagna, e diverranno, col tempo, le nuove facce di Santa Luce.

Io sono il vecchio tiglio che custodisce la fonte. Sotto le mie fronde son passate tutte queste storie e altrettante ne passeranno. Vieni a trovarmi, siediti alla mia ombra. Te ne racconterò una soltanto. Oppure tutte.

 

Dove la quiete è armonia e pace

Un mare verde fatto di distese di ulivi a perdita d’occhio, campi di grano, un territorio pieno di luce, profumi e quiete: siamo nell’abitato di Santa Luce e dei suoi borghi di case sparse e pievi antiche. Santa Luce mantiene intatta la planimetria dell’antico borgo feudale: le case si stringono a cerchio attorno allo spazio da cui il castello dominava la vallata. Il ritrovamento in un muro dell’unico torrione rimasto di un porta-documenti in terracotta e le caratteristiche del luogo, hanno fatto pensare alla presenza in questa zona di cavalieri Templari e del Santo Graal.

Sa di miracolo il racconto della Madonna che, nel villaggio ora disabitato di Monteforti, trasportava acqua in una cesta di vimini forata. Tutto è una sorpresa: la vegetazione ha reso un lago artificiale un’oasi prediletta dagli uccelli migratori. Ora l’Oasi Lipu di Santa Luce ha un centro visite e laboratori didattici. Luogo di pace e di silenzi, a Pomaia è sorto uno dei più importanti centri buddista d’Europa: l’Istituto Lama Tzong Khapa per studiare e praticare il buddismo tibetano di tradizione mahayana. Un viaggio sottoterra, in gallerie scavate con esplosioni pericolose per estrarre ovuli perfetti di alabastro plasmati poi dagli artigiani di Volterra, è quello che si scopre nell’Ecomuseo dell’Alabastro.

 

Informazioni Turistiche

Pastina
Cooperativa di Comunità Terrantica
Piazza del Cerrino
Tel. +39 375.5026662

Santa Luce
c/o Ufficio del Comune
Piazza della Rimembranza
Tel. +39 050.68491

santaluce@costadeglietruschi.eu

Comune di Santa Luce


Santa Luce, Toscana Italia | (Allarga la mappa)