Due passi tra archeologia e natura a Populonia e Baratti

Dalla costa basta una semplice passeggiata per avventurarsi in un’area archeologica straordinaria, alla scoperta dei tesori della civiltà etrusca.

 

Sulla punta settentrionale del promontorio di Piombino, sorge l’antico borgo di Populonia, sperone a dominio del mare e culla di quel che è stata una delle civiltà più fiorenti del passato, il popolo etrusco. La vista si affaccia a nord sul golfo di Baratti, mentre a sud il sinuoso litorale forma un’insenatura dove storia, natura e leggenda si fondono, Buca delle Fate. Tre luoghi dalla rara bellezza e dall’indiscutibile fascino dove la civiltà etrusca toccò l’apice del suo splendore.

Populonia fu una città influente dell’antica Etruria e l’unica ad essere insediata sul mare; antiche glorie di cui restano molte tracce ben conservate e godibili tutt’oggi con un occhio al mare cristallino e l’altro alla storia remota più affascinante. L’area è uno scrigno archeologico, disseminata di testimonianze etrusche, tutelate e rese fruibili dal Parco Archeologico di Baratti e Populonia.

Parco archeologico di Baratti e Populonia

Il modo migliore per iniziare l’immersione nell’affascinante storia etrusca, è valicare le possenti mura risalenti al XV secolo del castello di Populonia; passeggiare fra le sue strade e ritrovarsi in cima alla fortezza a respirar salsedine e antiche vicende; e ancora, meravigliarsi di fronte alla preziosa collezione privata della famiglia Gasparri, custodita al Museo Etrusco. La passeggiata non può che culminare con la  visita dell’acropoli appena fuori le mura: questa rappresenta la parte più alta del parco archeologico e conserva i resti monumentali e le tracce che testimoniano l’importanza che Populonia ricoprì in epoca etrusca e romana, fino alla trasformazione che ebbe nel medioevo.

Le necropoli etrusche, invece, sono dislocate in diversi siti ai piedi del promontorio e nel golfo di Baratti, dove è presente il secondo accesso e info point del parco. Una rete di sentieri collega la parte alta con la parte bassa, conducendo il visitatore in una piacevole passeggiata nella macchia mediterranea con bellissimi scorci sul mare, talvolta su antiche strade basolate, alla scoperta prima della città fortificata, centro di residenze e templi, poi delle necropoli, costituite da tumuli e tombe e dalle cosiddette grotte, tombe a camera scavate nella roccia. Fra le più importanti e ben conservate, si conta la Tomba dei Carri sita nella necropoli di San Cerbone.  

Parco archeologico di Baratti necropoli

La passeggiata archeologica, può continuare anche al di fuori del parco e inoltrarsi ancor di più nella rigogliosa natura del promontorio. A poco meno di un chilometro da Populonia Alta, si trova un parcheggio sterrato, in località Il Reciso, da dove dipartono diversi sentieri, ideali anche per veri e propri trekking. Uno di questi porta ai ruderi del monastero benedettino di San Quirico, mentre l’altro conduce alla splendida Buca delle Fate, una delle baie più belle della Toscana. Segnalato da apposita cartellonistica, il percorso  di circa 20 minuti a piedi, si snoda tra floride leccete custodi anche di alcune tombe ipogee di epoca etrusca, per poi giungere di fronte al panorama mozzafiato offerto dall’insenatura e dal mar blu del Tirreno. 

Finale perfetto per terminare l’affascinante tour tra archeologia e natura, è immergersi nelle sue acque limpide circondati dalla macchia mediterranea, dalle falesie che si incuneano nel mare e dalle leggende che aleggiano in questa baia.

 

Per saperne di più:

Parchi della Val di Cornia

 

Photo © Archivio Parchi Val di Cornia