Evento

23/06/2022

Le mani in pasta - Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie.

Si chiama "Le mani in pasta. Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie"; il film prodotto e diretto da Daniele Biacchessi, liberamente tratto dal libro di Carlo Barbieri "Le mani in pasta. Le mafie restituiscono il maltolto", edito da Jaca Book e Editrice Consumatori (collana Contastorie), disponibile in tutte le librerie.

Carlo Barbieri e Daniele Biacchessi firmano la sceneggiatura.

Il film è illustrato da Giulio Peranzoni, con voci narranti di Daniele Biacchessi, Tiziana Di Masi, Francesco Gerardi e Paola Roccoli. La colonna sonora è composta dalle musiche di Gaetano Liguori, Gang, Modena City Ramblers, Andrea Sigona, Daniele Biacchessi. Le fotografie portano la firma di Letizia Battaglia, Giorgio Salvatori, Carlo Barbieri, Lucio Cavicchioni, Dino Fracchia. Le riprese girano con le immagini di Multicoopter drone, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e democratico, Archivio Storico della Cgil.


LE COOPERATIVE

Nel film viene raccontato il lungo e virtuoso cammino delle cooperative nate sui terreni confiscati alle mafie, le storie di chi è riuscito nella grande impresa di realizzare prodotti di qualità eccellente come il vino Centopassi (foto di Giorgio Salvatori per Libera Terra), pasta, legumi, olio d'oliva extravergine, miele, conserve dolci e salate, mozzarella di bufala, limoncello.

Sono cooperative che portano i nomi di vittime innocenti delle mafie come Placido Rizzotto, Rosario Livatino, Don Peppe Diana, Rita Atria, Beppe Montana. Sono luoghi di libertà in Sicilia, Campania, Puglia, Calabria.

IL REGISTA

Daniele Biacchessi è giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, autore e interprete di teatro di narrazione, regista e produttore cinematografico. È direttore editoriale di Giornale Radio, direttore di Radio On, responsabile della collana Contastorie di Jaca Book e Presidente dell'Associazione Arci Ponti di memoria.

IL CROWDFUNDING

Il film è stato finanziato in crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso. La scelta del crowdfunding non è una semplice raccolta fondi, ma una forma di condivisione del progetto con il pubblico.

Contributo del Presidio LIBERA

Libera nasce ufficialmente il 25 marzo 1995. Tra le sue prime iniziative, l’avvio di una raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge per introdurre il principio del riutilizzo sociale dei beni confiscati:

“Vogliamo che lo Stato sequestri e confischi tutti i beni di provenienza illecita, da quelli mafiosi a quelli dei corrotti. Vogliamo che i beni confiscati siano rapidamente conferiti, attraverso lo Stato e i Comuni, alla collettività, per creare lavoro, scuole, servizi, sicurezza e lotta al disagio…” (BENI CONFISCATI Il riutilizzo pubblico e sociale, una pratica di comunità).

Alla fine vennero raccolte più di un milione di firme, che portarono all’approvazione della LEGGE 109/1996. Ma perché è così importante il riutilizzo sociale dei beni confiscati? Con la confisca dei beni ed il successivo riutilizzo sociale si riescono a tenere insieme quattro diverse dimensioni: una dimensione giudiziaria, con l’affermazione del principio di legalità e di repressione nei confronti dei fenomeni economici criminali, una dimensione economica, con la restituzione diretta al territorio di risorse sottratte illecitamente, una dimensione politica, nel momento in cui lo Stato riesce a ricreare un legame con i cittadini e, a imporre la sua presenza sul controllo delle mafie e dei comportamenti illeciti in generale, infine una dimensione sociale e culturale, quando il bene confiscato diventa un segno di “rieducazione” del territorio, abituato ad assistere ai soprusi senza troppi interrogativi.



Giovedì 23 Giugno, presso la Villa Guerrazzi Località Cinquantina, alle ore 21:00.

Ingresso gratuito

Cecina Località la Cinquantina | (Allarga la mappa)